24 febbraio 1946 – Peròn presidente dell’Argentina

Juan Domingo Perón
Juan Domingo Perón

Il 24 febbraio 1946, il popolo argentino, chiamato a votare per le elezioni politiche, elesse Juan Domingo Peròn come presidente con il 52,83% dei consensi. Fu l’ultima volta che in Argentina votarono solamente i cittadini di sesso maschile. Peròn si contraddistinse per la sua mediazione in politica tra capitalismo e socialismo, dando vita al cosiddetto “peronismo”, mentre fu conosciuto in ambito internazionale per aver dato ospitalità ai criminali di guerra nazisti fin dalla Seconda Guerra mondiale.

La figura di Perón all’interno del governo militare e la sua stretta alleanza con le organizzazioni sindacali, aveva generato fin dall’inizio una forte opposizione sia all’interno che all’esterno delle forze armate, in particolare nelle classi medie e superiori. Tuttavia, il sostegno popolare, organizzato dal partito laburista e la UCR Giunta Rinnovatrice, consegnò a Peròn la vittoria in tutte le province ad eccezione di Corrientes.

Peròn fu l’unico cittadino argentino eletto presidente per tre volte: la prima nel periodo 1956-52, la seconda tra 1952 e il 1958, che non si completò a causa del colpo di stato militare del 16 settembre 1955, e l’ultima il 23 settembre 1973, dopo 18 anni di esilio, per il periodo 1973-77, che terminò con la sua morte. Fu succeduto dalla vicepresidente, moglie di Peròn, Marìa Estela Martìnez de Peròn.

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