Il 18 Febbraio 1861 Vittorio Emanuele II inaugura, con un solenne discorso, il primo Parlamento italiano composto dai rappresentanti di tutti i territori italiani conquistati dalla casa reale Sabauda. La sede era quello stesso Palazzo Carignano di Torino che dal 1848 fu sede del Parlamento subalpino.
Lo scopo primo del nuovo Parlamento era quello di elaborare un progetto di governo per la nuova unità politica nazionale. Così affermava Vittorio Emanuele II: “Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto.”
Nel discorso pronunciato dal re quest’ultimo, per non cedere alle pressioni dei democratici, rifiutò di fregiarsi del titolo di Re d’Italia con il nome di Vittorio Emanuele I, proprio per evidenziare la continuità ed il preponderante ruolo avuto dalla casa Savoia nel processo di unificazione della penisola italiana.
La proclamazione dell’Impero d’Italia giungerà un mese dopo, il 17 Marzo 1861.