23 febbraio 1981 – Fallisce il colpo di Stato in Spagna

Tejero minaccia i deputati con la pistola in mano.
Tejero minaccia i deputati con la pistola in mano.

Il 23 febbraio 1981, durante le votazioni per l’elezione del presidente del Governo, un gruppo della Guardia Civile spagnola, armato di mitra e con a capo il colonnello Antonio Tajero, entrò nella Camera dei Deputati. Dopo aver invitato tutti i presenti a gettarsi a terra, Tajero sparò qualche colpo per spaventare e placare il disordine. I generali golpisti, che occuparono anche altre sedi istituzionali non solo a Madrid, dovettero fare i conti con l’opposizione del re Juan Carlos I. Il monarca si assicurò della fiducia dell’esercito, nonostante qualche atteggiamento ambiguo. All’una e un quarto del mattino seguente, il re intervenne in televisione vestito con l’uniforme di Capitano generale dell’Esercito per contrapporsi ai golpisti, difendere la Costituzione spagnola e richiamare all’ordine le forze armate nella qualità di Comandate in capo. Da questo momento il golpe venne considerato fallito. La monarchia uscì da questo colpo di stato con un largo consenso nell’opinione pubblica, mentre non si indagò mai in maniera efficace sulle responsabilità nel golpe.

Contributi multimediali. L’ingresso nella Camera dei Deputati.